Grotta dell’elefante

Il tempio di Goa Gajah, anche noto come la Caverna dell’Elefante, si trova a circa 2 km dalla cittadina turistica di Ubud, Bali, in direzione sud-est. Sorge nei pressi del fiume Petanu, da cui probabilmente prende il nome, ed è considerato uno dei maggiori siti di culto buddhista presenti a Bali.

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Il sito archeologico di Goa Gajah

Il tempio di Goa Gajah è inserito all’interno di un parco archeologico. Si ritiene che sia stato costruito intorno al IX secolo d.C. e presto utilizzato come santuario. Fu scoperto al mondo occidentale, però, solo nel 1923 grazie all’intervento di un gruppo di archeologi olandesi.

L’origine del santuario è stata desunta proprio dallo studio dello stile architettonico del complesso, in cui si nota la compresenza di elementi tipici del buddhismo e dell’induismo. La filosofia induista cominciò ad influenzare la cultura balinese proprio in quel periodo storico.

L’attrattiva più interessante dell’intero sito è senz’altro la Caverna dell’Elefante, ma l’intera area presenta un discreto numero di altri templi indù. Camminando lungo i sentieri del parco si possono vedere donne che lavorano impasti di riso, che poi vengono modellati in decorazioni destinate alle cerimonie religiose. Altre intrecciano foglie di palme verdi per la realizzazione di cesti che conterranno le offerte alle divinità.

La visita ai templi, trattandosi di luoghi di culto in cui ogni giorno si svolgono cerimonie religiose, richiede un abbigliamento adeguato. Per questo motivo, specialmente i turisti, devono indossare il “sarong” per coprirsi le gambe. Si tratta di una sorta di pareo da avvolgere alla vita. Solitamente il “sarong” e il “selandong”, una specie di foulard da usare per coprire la testa, vengono offerti ai turisti all’entrata del parco, in cambio di un’offerta.

Durante lo svolgimento delle funzioni è buona educazione non passare davanti alle persone assorte in preghiera, né posizionarsi troppo in alto, magari per scattare delle foto, rispetto al celebrante. La religione induista ritiene che gli spiriti siano ovunque e sempre presenti, per questo motivo devono essere costantemente onorati e celebrati con offerte e preghiere.

Dal 1995 il sito di Goa Gajah è patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO. L’entrata al parco è a pagamento: 15,000 Rupie per gli adulti e 7,500 Rupie per i bambini.

La Grotta dell’Elefante

La Caverna dell’Elefante costituisce l’attrattiva più interessante dell’intero parco archeologico. L’entrata della grotta è data da un’enorme bocca sormontata dalla testa del dio indù Bhoma. L’entrata vuole simboleggiare il passaggio dalla vita ad un mondo sotterraneo.

Una volta all’interno, il tempio si sviluppa in un’ambiente a forma di T, dove si possono notare due nicchie vicino all’entrata. Sulla sinistra una statua di Ganesh, la divinità indù che ha le fattezze di un elefante e sulla destra le effigi di “lingam” e di “yoni”, ovvero le fattezze maschili e femminili del dio Shiva.

Il lungo corridoio principale è adornato da rilievi che raffigurano i demoni della religione induista e conduce alle vasche per i bagni sacri che vennero portate alla luce solo nel 1950. Le vasche sono di forma rettangolare e sono adornate da statue che rappresentano le “bidadari” ovvero quelli che per la religione induista sono gli spiriti femminili dell’acqua e delle nuvole. Solitamente queste vasche venivano costruite nei luoghi sacri per permettere ai pellegrini di purificarsi prima di fare offerte agli dèi e dedicarsi alle preghiere.

Non si sa molto sulle origini della caverna. Una leggenda locale sostiene che la grotta sia stata creata da una zampata del gigante mitologico Kebo Iwa, ministro del sovrano di Bali, Beda-Hulu. Ovviamente le ricerche archeologiche sostengono ben altro. E fanno risalire la costruzione della grotta alla realizzazione del complesso di templi iniziata nel IX secolo.

Non si sa molto nemmeno sull’origine del nome del tempio: alcuni sostengono che sia stato preso in prestito dal nome del vicino fiume Petanu che anticamente era chiamato proprio “fiume elefante”, mentre altri ritengono che il nome sia stato suggerito dall’immagine di un elefante con cui sarebbe stata scambiata l’immagine del demone che decora l’entrata del tempio.

Visita alla Grotta dell’Elefante

Se vuoi partecipare ad un tour o una visita guidata ecco i siti consigliati dove prenotare:

Informazioni

  • Biglietto d’ingresso: adulti 1€ – bambini 0,50€
  • Orari: tutti i giorni dalle 8.00 – 17.00
  • Durata consigliata: 1-2 ore
  • Mezzo consigliato: driver, scooter

Mappa e indirizzo

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